Le nostre specializzazioni

Diagnosi e trattamento delle paralisi del nervo facciale

Diagnosi e trattamento delle paralisi del nervo facciale

Il nervo facciale è il VII nervo cranico ed ha, come funzione principale, quella di innervare tutta la muscolatura mimica del volto.
La paralisi del nervo facciale colpisce circa 70 persone ogni 100.000 abitanti ogni anno. Il deficit del nervo porta ad una asimmetria più o meno marcata dell’emivolto colpito (difficoltà alla chiusura dell’occhio e deviazione della bocca).
La deformità conseguente è associata a ripercussioni di tipo sociale, emotive e psicologiche, oltre ad avere un importante impatto dal punto di vista funzionale. Di tutti i pazienti affetti da paralisi facciale, si stima che fino al 30% dei casi soffrirà di sequele permanenti più o meno pronunciate che si ripercuotono significativamente sulla qualità di vita. Da novembre 2019 è stato istituito un nuovo ambulatorio multidisciplinare per la presa in carico ed il trattamento dei pazienti affetti da tale patologia, in un ambiente confortevole ed adeguato, situato nella nuova Area Ambulatoriale ORL.

Dettaglio specializzazione

Diagnosi e trattamento delle paralisi del nervo facciale

Chi siamo

L’approccio e la presa in carico del paziente avvengono in un’ottica multidisciplinare, avvalendosi della collaborazione congiunta con altri specialisti, quali neurologi, chirurghi plastici, chirurghi maxillo facciali e altre figure basilari come i logopedisti. Questi ultimi sono di fondamentale importanza nel percorso terapeutico-riabilitativo dei pazienti.
Per questo è stato creato il Facial nerve team.

Adeguata terapia
In alcuni centri viene tutt’ora praticata l’elettroterapia (scosse elettriche per stimolare il nervo facciale) ed il metodo fisioterapico di riabilitazione Kabat (utilizzato nella riabilitazione delle paralisi centrali, post ictus). Tali terapie riabilitative sono da noi da noi fortemente sconsigliate in quanto non adeguate alle paralisi periferiche. Nel nostro centro viene praticata una riabilitazione secondo il metodo NEUROMUSCOLAR RETRAINING (NMR).
L’adeguata terapia e la corretta tecnica di riabilitazione portano ad un miglior recupero della paralisi, minimizzandone le complicanze funzionali, psicologiche e sociali.

Riabilitazione
Frequentemente giungono alla nostra attenzione pazienti affetti da paralisi/disfunzione del nervo facciale non adeguatamente inquadrati dal punto di vista eziologico e di conseguenza non adeguatamente riabilitati. Questo ritardo comporta una diminuita possibilità di recupero di funzione del nervo stesso.

Le patologie più trattate

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Le testimonianze dei nostri pazienti

Asportazione di colesteatoma mediante approccio transotico
“Spett.le Reparto Otorinolaringoiatria del Policlinico di Modena, dopo aver affrontato intervento chirurgico di exeresi di colesteatoma, nella giornata di ieri 28.03.24 sono stato dimesso. Una degenza durata una settimana in occasione della quale ho avuto il privilegio di incontrare personale sanitario straordinario, competente e disponibile. Tutti indistintamente i componenti dello staff a cui fa capo il Prof. Marchioni Daniele, mi hanno permesso di affrontare questo percorso nelle migliori condizioni di serenità e consapevolezza di essere seguito da chi svolge il difficile lavoro di medico con passione e grande senso di responsabilità. Siete davvero persone straordinarie. Menzione particolare per la Dott.ssa Valerini Sara la quale, sin dalla mia primissima visita presso i Vostri Ambulatori, mi ha trasmesso sicurezza, serenità e consapevolezza che il percorso appena iniziato si sarebbe concluso positivamente. Vi porterò tutti sempre nel mio cuore”.
Colesteatoma dell’apice della rocca (pregresso sospetto di neurinoma del nervo facciale)
La mia storia clinica inizia nel 2019. Dopo periodi di persistenti vertigini, acuto acufene e lievi cambiamenti dei miei tratti somatici, mi accingevo a fare i miei primi controlli. Era ottobre del 2020 allorché la risonanza magnetica alle rocche petrose con mezzo di contrasto, per sospetto neurinoma del nervo facciale a livello del segmento labirintico e ganglio genicolato, evidenziava la presenza di neoformazione di circa 3 mm a livello del cavo del timpano di destra medialmente alla catena ossiculare e davanti al promontorio. Medici su medici, controlli su controlli, i tratti del mio viso iniziavano a cambiare repentinamente, e la diagnosi dei vari medici, risultava ormai pleonastica: neurinoma del VII nervo facciale. Quando mi sono rivolta al Policlinico di Modena, il Prof.Marchioni, insieme alla sua équipe, ha da subito studiato pedantemente il mio caso. Quando sono stata ricoverata, avevo raggiunto una paralisi facciale completa, con una formazione espansiva intrapetrosa di circa 8 mm. Il 26.07.2022 ho subito un intervento di “exeresi di colesteatoma dell’apice rocca petrosa con estensione sovralabirintica con approccio fossa cranica media”. Il post-operatorio è risultato assolutamente indolore ed inaspettatamente veloce. Sono stata dimessa con una paralisi facciale stadio IV-V e dopo 4 mesi di logopedia facciale, ho riscontrato un miglioramento del 37% ( chiusura quasi completa dell’occhio destro, recupero del tono muscolare e piccoli accenni di motilità concernenti il lato destro del viso). Ringrazio il Prof. Daniele Marchioni, la Dott.ssa Gaia Federici e tutta la equipe medica che mi ha seguita, per avermi ridato una vita normale. Ringrazio tutte le infermiere che mi hanno accolto con calore e gentilezza, nel mio difficile percorso ospedaliero. Infine, ringrazio la Dottoressa Federica Nizzoli, colei che mi sta accanto durante il mio percorso riabilitativo.
Neurinoma dell’acustico
Comincio ringraziando il Professor Marchioni, tutta la sua equipe, ed il personale del reparto otorino testa- collo per avermi operata e per l’impeccabile trattamento pre e post operatorio. Nel settembre 2021 mi venne diagnosticato un neurinoma del nervo acustico e a dicembre del 2021 fui operata al policlinico di Modena. Da giugno 2021 cominciai ad accusare i sintomi (scarsità dell’udito, perdita dell’equilibrio, mal di testa, nausea) che col passare dei mesi si fecero sempre più forti, insopportabili ed inabilitanti (perdita dell’autosufficienza). Visitata a settembre dal Professore, individuò la causa di tutto in un neurinoma dell’acustico di 1,6 cm. Mi prospetto’ due possibilità: 1) la radioterapia per ridurre la massa 2) l’intervento chirurgico per l’asportazione. Nonostante la grande paura per gli effetti collaterali, subito esposti dal Professore, di successiva sordità e possibile paresi facciale, optai per l’intervento e ne sono felice. Dopo una non facile convalescenza sono sono riuscita a riprendere la mia vita normale.
Tumore maligno nasale
Prima dell’operazione ero sotto shock, non mi ponevo molte domande, allo stesso tempo non ero tranquilla. Il prof Marchioni mi ha spiegato molto bene tutto quello che avrei affrontato, mi sono affidata completamente a lui e mi sono tranquillizzata. L’intervento è andato meglio del previsto, non ho sentito particolare dolore, solo mal di schiena per le molte ore sul lettino operatorio, migliorato con il materasso anti decubito. Gli specializzandi sono stati molto presenti, mi hanno anche accompagnata a fare la Tc, per assicurarsi che io non muovessi la testa in modo scorretto (sono rimasta allettata 7 giorni per prevenire la fistola). Mi hanno accudita quando avevo bisogno o ero demoralizzata, mi sono sentita ascoltata. Ho mangiato il giorno dopo l’intervento. La radioterapia è stata la parte più difficile della mia esperienza. Adesso che ho finito i trattamenti sto bene, sono aumentata di peso a causa del cortisone che ho dovuto fare, ma sto rientrando al mio peso forma. Sto cominciando ad uscire, anche vista la bella stagione. Se dovessi incontrare qualcuno che deve fare il mio stesso percorso, gli direi di affidarsi ai dottori e affrontare con coraggio la malattia, io così l’ho superata.