Campi chirurgici
Chirurgia dell'orecchio
Chirurgia della staffa
L’approccio endoscopico transcanalare viene utilizzato nel nostro centro anche per il trattamento della otosclerosi e della anomalia stapediale, la via di approccio non varia da quella adottata tradizionalmente con il microscopico, ma ci permette una visione del campo con magnificazione delle strutture nettamente utile nei casi di malformazione stapediale e nei casi di anomalia di decorso o di conformazione del nervo facciale.
Indicazioni
– Otosclerosi: Ipoacusia trasmissiva o mista con gap osso-aereo di almeno 30 dB
– Anomalie congenite della staffa
– Anomalie del decorso del nervo facciale in rapporto alla finestra ovale
Il paziente candidato a intervento necessita di una TC orecchio medio senza mdc e di un esame audiometrico ai fini della programmazione chirurgica.
Descrizione
Prevede la sostituzione della staffa con una protesi sintetica. L’intervento viene eseguito in anestesia generale, per via endoscopica attraverso il condotto uditivo (senza incisioni esterne).
Il fine dell’intervento è quello di eliminare il divario (gap) tra la soglia uditiva rilevata per via aerea e quella rilevata per via ossea.
In caso di ipoacusia bilaterale il trattamento viene inizialmente rivolto all’orecchio con l’udito peggiore con eventuale intervento sull’orecchio migliore dopo almeno un anno di tempo.
Altri sintomi che si possono associare all’ipoacusia sono gli acufeni (rumori auricolari) e le vertigini; purtroppo non vi sono garanzie che l’intervento possa risolvere anche questo tipo di sintomatologia, così come l’intervento non ha effetto sulla progressione della malattia da una forma trasmissiva ad una forma neurosensoriale.
L’alternativa all’intervento chirurgico può essere la protesizzazione acustica qualora il paziente lo desideri.
Il paziente deve essere informato del rischio di perdita dell’udito dopo l’intervento, sebbene raro, indipendentemente dall’esperienza del chirurgo.
Descrizione
Prevede la sostituzione della staffa con una protesi sintetica. L’intervento viene eseguito in anestesia generale, per via endoscopica attraverso il condotto uditivo (senza incisioni esterne).
Il fine dell’intervento è quello di eliminare il divario (gap) tra la soglia uditiva rilevata per via aerea e quella rilevata per via ossea.
In caso di ipoacusia bilaterale il trattamento viene inizialmente rivolto all’orecchio con l’udito peggiore con eventuale intervento sull’orecchio migliore dopo almeno un anno di tempo.
Altri sintomi che si possono associare all’ipoacusia sono gli acufeni (rumori auricolari) e le vertigini; purtroppo non vi sono garanzie che l’intervento possa risolvere anche questo tipo di sintomatologia, così come l’intervento non ha effetto sulla progressione della malattia da una forma trasmissiva ad una forma neurosensoriale.
L’alternativa all’intervento chirurgico può essere la protesizzazione acustica qualora il paziente lo desideri.
Il paziente deve essere informato del rischio di perdita dell’udito dopo l’intervento, sebbene raro, indipendentemente dall’esperienza del chirurgo.

Descrizione
Il decorso post-operatorio prevede una notte di degenza. Il giorno della dimissione il paziente eseguirà un esame audiometrico per escludere eventuali danni intraoperatori all’apparato sensoriale dell’orecchio.
I controlli post-operatori vengono indicati in lettera e prevedono:
Prima visita di controllo a 10-14 giorni presso l’ambulatorio Day-Service, già prenotato alla dimissione ed indicato in lettera di dimissione.
Seconda visita di controllo a 2 mesi presso l’ambulatorio divisionale, da prenotare (codice OT205).
Terza visita di controllo a 5-6 mesi presso l’ambulatorio di otoendoscopia, controllo fondamentale da prenotare (codice OT213).
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LE ATTIVITA’ NEL DETTAGLIO
Altri interventi chirurgici e patologie trattate
Approccio petro-occipitale trans-sigmoidea (POTS)
L’approccio petro-occipitale trans-sigmoidale è stato sviluppato per il trattamento delle lesioni a carico del forame giugulare e delle regione adiacenti (basicranio, spazio parafaringeo e angolo ponto-cerebellare). La via di accesso retrolabirintica permette di risparmiare l’orecchio interno e il nervo facciale.
Vertigini
Svuotamento laterocervicale
Lo svuotamento laterocervicale è una procedura chirurgica che prevede la rimozione di alcune vie linfonodali delle stazioni laterocervicali. Secondo Robbins si possono distinguere 7 livelli laterocervicali per lato (solamente il settimo livello è impari e mediano) delimitati da specifiche strutture anatomiche che vengono utilizzate come punti di repere durante l’atto chirurgico.
Granulomi colesterinici apice rocca
Il granuloma colesterinico è rappresentato da una cisti benigna che può originare a livello dell’apice della rocca petrosa. Tali neoformazioni possono espandersi e contenere liquido, tessuto adiposo o cristalli di colesterolo. Pur essendo benigni, si localizza in una regione delicata per via del decorso di alcuni nervi cranici e per via della stretta contiguità dell’orecchio.
I cristalli di colesterolo sono prodotti secondari del sangue che tendono ad accumularsi e determinare quindi una risposta infiammatoria cronica granulomatosa a cui fa seguito la comparsa del granuloma colesterinico. I pazienti con infezioni croniche dell’orecchi medio possono essere più predisposti allo sviluppo di questa entità nosologica.