Campi chirurgici
Chirurgia della base cranica
Approccio endoscopico esclusivo transcanalare al tumore del facciale (approccio sovragenicolato)
In caso di tumore del ganglio genicolato con estensione limitata alla fossa cranica media, una via endoscopica esclusiva attraverso il condotto uditivo esterno è praticabile con bassissima morbilità in quanto sfrutta il condotto uditivo come via naturale per giungere alla sede del tumore rimuovendolo; evitando per tanto la craniotomia e manovre sull’encefalo tipiche della via fossa cranica media.
Indicazioni
● Emangioma o neurinoma del facciale con coinvolgimento del ganglio genicolato e limitata estensione alla fossa cranica media associata a paralisi del nervo facciale
Descrizione
Questa via chirurgica è chiamata approccio sovragenicolato in quanto permette di intervenire in quella area anatomica tra ganglio genicolato, dura della fossa cranica media e blocco labirintico.
Il trattamento chirurgico endoscopico crea un lembo timpanomeatale al fine di entrare nella cassa del timpano, la rimozione di parte della catena ossiculare (incudine e testa del martello), permette una ampia esposizione del ganglio genicolato e della sede del tumore. Il tumore viene rimosso con il nervo facciale interessato, in rari casi dove si ritrova un piano di dissezione tra il nervo e il tumore si eseguirà la preservazione della struttura nervosa. Al termine della procedura di rimozione del tumore il nervo verrà ricostruito mediante un graft nervoso (solitamente il nervo grande auricolare prelevato da una piccola incisione dal collo) posizionato in modo da ripristinare una continuità delle fibre nervose. Una ossiculoplastica permetterà di ottenere un risultato uditivo accettabile, anche se una sordità trasmissiva di grado medio-lieve è da tenere presente nella scelta di questo approccio.
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LE ATTIVITA’ NEL DETTAGLIO
Altri interventi chirurgici e patologie trattate
Approccio retrosigmoideo endoscopico assistito
Questa via di approccio chirurgico permette l’esposizione dell’angolo pontocerebellare mediante una craniotomia eseguita dietro all’orecchio. I vantaggi dell’approccio retrosigmoideo sono costituiti da un accesso diretto e rapido all’angolo ponto-cerebellare, con l’associazione della tecnica endoscopica inoltre è possibile controllare efficacemente il condotto uditivo interno, che altrimenti in un angolo cieco, ai fini di una exeresi tumorale totale.
Indicazioni
● Neurinomi dell’acustico del condotto uditivo interno o dell’angolo ponto-cerebellare con udito conservato
● Meningiomi dell’angolo ponto-cerebellare
Neurinomi di altri nervi cranici (nervi misti e XII)
Il neurinoma è un tumore benigno a sviluppo dalle cellule di Schwann che formano la guaina mielinica che ricopre i nervi periferici. Tale patologia può coinvolgere anche i nervi misti, ovvero glossofaringeo (IX), vago (X), accessorio spinale (XI), e il nervo ipoglosso (XII), oltre che il nervo vestibolare (vedi sopra) i quali fuoriescono a livello della base cranica laterale, dal tronco encefalo attraverso il forame giugulare insieme alla vena giugulare interna. Sono definiti tali perché possiedono la doppia funzione motoria e sensitiva, mentre il XII nervo cranico è per lo più motorio per quanto concerne i muscoli della lingua.
Queste neoplasie benigne possono svilupparsi a livello di tutto il decorso dei nervi, quindi, possono coinvolgere il forame giugulare, avere quindi estensione intracranica o raggiungere le porzioni più caudali a livello del collo.
Carcinomi dell’osso temporale
Il condotto uditivo esterno è rivestito da cute pertanto può essere coinvolto da tumori maligni come negli altri distretti corporei. Tali neoformazioni durante la loro progressione possono coinvolgere la mastoide, la cassa del timpano, la parotide e l’articolazione temporo-mandibolare. Egli stadi avanzati possono raggiungere e infiltrare la dura della fossa cranica media e il seno sigmoide.

